venerdì 2 aprile 2010

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Le Donne e i Mostri di Floriano Bozzi (1 di 4)


Dato che in questo periodo ho avuto la testa occupata in tutto meno che nei fumetti (capita, no?), mi ritrovo all'una di notte dell'ultimo giorno utile per scrivere un post prima di partire per una piccola vacanza in quel di Trieste per le feste di Pasqua. Così, per evitare argomenti troppo impegnativi che dovrei sbrigare in pochissimo tempo,  ho pensato di inaugurare una nuova mini rubrichetta di 4 puntate. Quella di oggi sarà una sorta di introduzione, mentre il vivo della chiacchierata è rimandato alle prossime volte. Come la  rubrichetta precedente dedicata a Mario Sbattella, anche stavolta parleremo di un autore specifico che mi sta molto a cuore, un autore che se dovessi fare una classifica dei miei preferiti rientrerebbe senz'altro tra i primi cinque: Floriano Bozzi.
Non ho notizie biografiche precise se non quello che potete leggere anche voi facendo una ricerca con Google, per cui non starò qui a ricopiare cose già scritte da altri (basterà adesso ricordare che nacque nel 1926 e si occupò di fumetti prevalentemente dagli anni '50 alla metà dei '70. E' scomparso nel 1995).  Quello che mi premeva dire questa volta è che io sono rimasto stregato dalla maniera in cui disegnava le donne e i mostri. Aveva un tratto immensamente evocativo con cui riusciva con grande semplicità ad essere sensuale, morbido e passionale  nel disegnare le sue bellissime donne e, sulla stessa tavola, lugubre, ferale e macabro nel disegnare i suoi orripilanti mostri. Davvero, la sua arte è secondo me quanto di migliore abbia prodotto il fumetto italiano e non mi spiego perché il suo nome non sia noto come quello di altri grandi maestri come Pratt o Toppi.

Non voglio anticipare le tavole di cui ho accennato, perché saranno l'oggetto delle prossime puntate; adesso accontentatevi di un paio di esempi. Andremo a parlare, prossimamente, di tre testate interamente disegnate da Bozzi che rappresentano una specie di "trilogia" in cui le donne e i mostri sono l'aspetto centrale e dominante. Non voglio neanche anticipare i nomi di queste collane: vediamo chi le conosce!


La discussione, però, non sarebbe completa se accanto alla trilogia non menzionassimo anche un aspetto della produzione di Bozzi che ha molto a che fare con il nostro tema: quello delle copertine. Floriano Bozzi fu un eccellente copertinista che a cavallo tra gli anni '60 e '70 realizzò decine e decine di copertine per le pubblicazioni nere ed erotiche di diversi editori, e le donnine che disegnò sono già un eccellente antipasto di quello che fece all'interno degli albi. Non ho mai collezionato tavole originali ma, se mai dovessi iniziare, le donnine (e i mostri) delle copertine di Floriano Bozzi sarebbero la prima cosa che cercherei. Nel darvi appuntamento alla prossima puntata, vi lascio dunque con qualche meraviglioso assaggio. Ma lasciate lo spazio per il resto del pranzo.

Buona visione e buona Pasqua a tutti (ci risentiamo tra una decina di giorni)!














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