martedì 19 marzo 2013

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Padrini a fumetti [con aggiornamento! Recuperato un numero non censito di Padrino Boss!]


Il genere gangsteristico (cinematograficamente il mio preferito) trova la sua piena espressione in due modelli di una potenza narrativa straordinaria. Il primo è il modello Al Capone, ovvero la parabola del gangster che, facendosi strada nella società, conquista i massimi livelli del potere criminale, si spinge troppo oltre e decade. Questo è il modello della prima metà del secolo scorso, che nasce con la figura storica di Al Capone ma diventa mito anche grazie a certi film degli anni '20 e '30 come Piccolo Cesare di Mervyn Leroy e Scarface di Howard Hawks. Il personaggio centrale della parabola è strettamente imparentato con i corrispettivi personaggi di altri generi affini, in particolare col detective privato del giallo hard-boiled e col fuorilegge, il desperado del Western. Con questi, infatti, condivide l'appartenenza a un mondo altro; tutti questi personaggi archetipi posseggono un codice di comportamento che li rende estranei alla società comune e rispettabile. Hanno un proprio senso dell'onore e della giustizia che li porta ad addrizzare torti laddove la giustizia tradizionale non arriva per manifesta incapacità.

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